LAVORI

Emiliano Ponzi

2018

Crollano le vendite dei giornali, trionfa l’informazione in rete: sui social media, sugli infiniti blog e sui quotidiani online dilagano le fake news. L’opinione pubblica non sempre sa come orientarsi in un mare di notizie di dubbia attendibilità. Gli utenti della rete sono al tempo stesso fruitori ma anche produttori e diffusori di notizie. Sulla rete non si va solo per informarsi ma per essere connessi e veder pubblicare la propria opinione. La notizia sembra aver perso la sua sacralità e i fatti non interessano più tanto, l’importante è essere visibile e guadagnare likes.

In questa giungla senza regole dell’informazione, non serve gettarsi acriticamente nella grande bolla della rete. Bisogna invece capire e attrezzarsi, conservando e difendendo la fiducia nella capacità di individuare l’essenza dei fatti per farsi un’opinione. Senza contenuti e analisi nessuna piattaforma digitale potrà mai competere, sul piano della neutralità dei fatti, come strumento di libertà per le persone.

Chi come noi si occupa di comunicazione, ha il dovere di impegnarsi nella diffusione responsabile delle notizie e nel salvaguardare un dibattito tra i diversi interlocutori purché competenti e al di sopra delle parti.

Quest’anno, come quelli a venire, richiederà capacità di ascolto, partecipazione, consapevolezza e lavoro per sfruttare tutte le opportunità di formare un’opinione libera dai condizionamenti di chi specula nel caos dell’informazione.

Emiliano Ponzi è considerato uno dei migliori illustratori della sua generazione. Più volte premiato dall’Art Directors Club e dalla Society of Illustrators di New York e Los Angeles, il suo lavoro si basa su un uso rigoroso della linea, texture, forti composizioni grafiche e metafore concettuali per comunicare in maniera diretta e sintetica. Ha realizzato campagne pubblicitarie, animazioni e illustrazioni per quotidiani, magazine e libri. Tra i suoi committenti: New York Times, Le Monde, New Yorker, Newsweek, Hyundai, Louis Vuitton e Amnesty International. In Italia: La Repubblica, Feltrinelli, Mondadori, TIM, Armani, Bulgari, Ferrari, Lavazza.