LAVORI

Sergio Breviario

2022

Piccolo romanzo

Come spesso accade nel lavoro di Sergio Breviario le immagini cercano di evadere dal foglio. In questo caso la fuga accade nel modo più semplice, attraverso un piccolissimo foro, da cui esce un filo d’immagine, uno spiffero visivo, che per quanto piccolo buca lo spazio.

Uno sguardo si affaccia e si riflette nel nostro sguardo. Ci trova, dall’altra parte dello specchio. Nessuno dei due occhi vede se stesso, ma entrambi si riconoscono nello sguardo dell’altro. L’altro è colui che ci guarda, colui per il quale i nostri occhi sono visibili, e insieme colui del quale vediamo gli occhi.

Ognuno dei due vede ciò che l’altro non può vedere, e in qualche modo possiede l’unica cosa che a noi è preclusa, il nostro sguardo, ciò che l’occhio di sé non può vedere.

Sergio Breviario,1974. La sua ricerca si basa sulla verifica di sistemi espositivi che siano essi stessi momenti di sviluppo artistico. Oscillando fra utopia modernista e coscienza post-moderna, nella fruizione delle opere mette in scena meccanismi privi di certezze assolute, sperimentando un approccio partecipativo. Il disegno accompagna da sempre il processo di formulazione dell’immagine. Dal 2003 espone in Italia e all’estero, tra le mostre a cui ha partecipato si segnalano: Two: numbers are not important, 2021, Galleria Marie-Laure Fleisch, Brussels, Belgio; Avrei brio, 2021, Casa degli Artisti, Milano; Rec, 2020, progetto video Sky Arte, Gamec, Bergamo; Tic! Tic! Toc!, 2020, Spazio C.o.s.m.o, Milano; Bodies on stage, performances from home in the time of quarantine, 2020, Museum of Modern and Contemporary Art, Rijeka, Croazia; Ventiduemilanovecentodiciannove, 2019, Surplace art space, Varese; Nimbo o aureola quadrata e disegno di Watteaux, 2019, Ex Elettrofonica, Roma; Profili del mondo, Biennale del disegno, 2016, Museo della Città, Rimini; Vitello tonnato, 2016, Plutschow Gallery, Zurigo; The Belle of the ball, 2015, Museo d’arte contemporanea, Lissone; I love you on the stage, 2014, O’ space, Milano; Drawing for Lightnings, 2014, Kunstraum t27, Berlino; Arimortis, 2013, Museo del 900, Milano; Prototipo di macchina per la conquista del mondo, 2012, Fondazione Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro; A ruota libera, 2011, MAXXI Museo delle Arti del XXI secolo, Roma.